La sperimentazione di un farmaco innovativo, sviluppato da Isis Pharmaceuticals, mira a ridurre la produzione della proteina tossica che causa la malattia cerebrale devastante

In data 19 ottobre 2015 è stato annunciato che i pazienti dell’UCLH (University College London Hospitals) saranno tra i primi al mondo ad assumere dosi di un farmaco sperimentale con bersaglio RNA per la Malattia di Huntington.
La sperimentazione ha lo scopo di testare la sicurezza di un farmaco sperimentale chiamato ISIS-HTTRx, scoperto e sviluppato da Isis Pharmaceuticals. Somministrato mediante iniezione nel fluido spinale per migliorare la sua trasmissione al cervello, è il primo farmaco testato in pazienti che utilizza come bersaglio la causa conosciuta della malattia: una proteina tossica denominata huntingtina mutata che lentamente danneggia e uccide i neuroni, conducendo al progressivo ed infine mortale declino delle abilità fisiche e mentali, che è il segno distintivo devastante della Malattia di Huntington.

Il gene huntingtina e il suo letale prodotto proteico sono stati al centro di un’intensa ricerca in tutto il mondo dalla loro scoperta nel 1993. I farmaci di ‘silenziamento genico’ noti anche come farmaci “antisenso”, sono progettati per ridurre la produzione di una proteina prescelta, tramite la congiunzione con la molecola messaggera mRNA che è prodotta ogni volta che si attiva un gene. ISIS-HTTRx prende di mira la molecola messaggera huntingtina, ordinando alla cellula di eliminarla, riducendo in tal modo la produzione della proteina huntingtina mutata.

Non ci sono trattamenti per prevenire, rallentare o curare la Malattia di Huntington. Farmaci antisenso a bersaglio RNA, come l’ISIS-HTTRx, che riduce la produzione di huntingtina sono ampiamente considerati la strategia terapeutica più promettente attualmente sotto esame. Le terapie di Isis per la Malattia di Huntington sono state sottoposte a più di un decennio di perfezionamento e di trial preclinico prima che potesse iniziare la sperimentazione sugli esseri umani. Il primo trial di fase 1/2a è focalizzato principalmente sulla sicurezza, utilizzando lentamente dosi crescenti di ISIS-HTTRx , con un attento monitoraggio del benessere dei pazienti sia attraverso scansioni sia attraverso confronti con parametri di laboratorio. I ricercatori, inoltre, cercheranno indizi chimici del fatto che il farmaco stia avendo l’effetto desiderato – misurando il livello di proteina huntingtina mutante nel liquido cerebrospinale tramite un test di nuova concezione.

Il trial è organizzato per reclutare pazienti con i primissimi sintomi della Malattia di Huntington da sei centri in Europa e in Canada.
La professoressa Sarah Tabrizi, direttrice dell’Huntington’s Disease Centre presso l’Istituto di Neurologia dell’University College di Londra e consulente dell’UCLH, è la ricercatrice a capo della sperimentazione. “Sono entusiasta che questo farmaco antisenso sia stato ora somministrato senza rischi ai primi pazienti. Le famiglie devastate dalla Malattia di Huntington sono rimaste in attesa di questa pietra miliare per decenni. Sono ansiosa di garantire il buon funzionamento di questo primo processo e speriamo che alla fine si possa vedere ISIS-HTTRx efficacemente testato e autorizzato”, ha affermato la professoressa Tabrizi.

Isis Pharmaceuticals ha collaborato con Roche allo sviluppo di ISIS-HTTRx per trattare la Malattia di Huntington. C. Frank Bennett, vicepresidente senior di ricerca presso Isis Pharmaceuticals, ha dichiarato: “I farmaci antisenso hanno un grande potenziale per molte malattie neurodegenerative poiché possono essere personalizzati per modificare la produzione di qualsiasi proteina bersaglio. La Malattia di Huntington è ideale per questa tecnologia terapeutica innovativa perché garantisce una certezza genetica: tutti coloro che hanno il gene mutante ad un certo punto svilupperanno la malattia. Abbiamo progettato ISIS-HTTRx per bersagliare il gene della huntingtina e ridurre la produzione di proteina huntingtina, che è la causa nota della malattia. Questo approccio ha il potenziale per prevenire o rallentare la progressione della malattia. Se questa prima sperimentazione sugli esseri umani dimostrerà che il farmaco è sicuro, ci auguriamo di poter continuare la nostra partnership di successo con Roche per portare il farmaco sul mercato.”

Presso l’UCL (University College London), il trial è ospitato nel nuovo Leonard Wolfson Experimental Neurology Center, un centro appositamente progettato per accelerare trattamenti innovativi per le malattie neurodegenerative, diretto dal prof Vincenzo Libri. La somministrazione delle prime dosi di ISIS-HTT-Rx segna il primo utilizzo da parte del Centro come fase 1 della realizzazione del trial “per la prima volta sull’essere umano”, così come è la prima volta che un farmaco sperimentale viene somministrato tramite iniezione spinale in 156 anni storia del National Hospital for Neurology and Neurosurgery, parte di UCLH (University College London Hospitals NHS Foundation Trust). Un supporto fondamentale per questo importante risultato ha avuto origine da una partnership senza precedenti con la Clinical Trials Pharmacy nel vicino Great Ormond Street Hospital (GOSH), dove ISIS-HTT-Rx viene preparato per la somministrazione. Lo studio dimostra anche il valore della collaborazione di successo tra NHS e infrastrutture accademiche, quali il National Institute for Health Research (NIHR) e UCL / UCLH Biomedical Research Centre.

Cath Stanley, direttrice esecutiva della Huntington’s Disease Association di Inghilterra e Galles, ha accolto con favore la notizia che le prime dosi di ISIS-HTTRx sono state somministrate a pazienti della Malattia di Huntington. “Oltre ad essere in disperata attesa di una buona notizia, la comunità di Huntington è come nessun altro informata e attenta ai progressi della ricerca in tutto il mondo,” ha affermato. “Le iniziative di bersagliamento del RNA sono particolarmente emozionanti perché affrontano il problema alla radice – la produzione della proteina huntingtina mutata. Lo studio ISIS-HTTRx è atteso con ansia da molti anni e speriamo che le notizie provenienti dalla sperimentazione continuino ad essere positive. ”

Articolo Originale

Fonte:  University College London Hospitals

raffa_def