PREMINIO MARINA FRONTALI 2022

Il Premio “Marina Frontali” è stato assegnato all’articolo: “Effect of Immersive Virtual Reality by a Computer Assisted Rehabilitation Environment (CAREN) in Juvenile Huntington’s” Disease: A Case Report con la seguente motivazione:

“Lavoro di ricerca accurato che propone uno sguardo scientifico innovativo alla terapia riabilitativa della Malattia di Huntington”.

IL premio è stato consegnato agli autori, nel corso del convegno “Tra passato e futuro le nuove sfide della consulenza genetica a favore delle persone a rischio” te-nutosi il 3 dicembre 2022 in Via Nomentana 56 nella Sala Mediateca dell’ISSR dove è la sede di A.I.C.H.-Roma OdV.
La Dott.ssa Roberta Cellini, primo autore dell’articolo, pre-senta qui brevemente lo studio svolto insieme ai suoi colleghi e coautori e la struttura in cui ope-rano.
Sono Roberta Cellini, Dirigente Medico Fisiatra presso l’Istituto IRCCS Bonino Pulejo di Messina, diretto dal Prof Angelo Quarta-rone.
Il nostro IRCCS si occupa di ri-cerca clinica traslazionale nel campo delle “Neuroscienze” in ambito di prevenzione, recupero e trattamento delle malattie neu-rodegenerative, quali Parkinson, Sclerosi multipla, SLA e Corea di Huntington e delle gravi cerebro-lesioni acquisite e congenite. Ci occupiamo di riabilitazione neuromotoria, che si avvale non solo di tecniche di riabilitazione tradizionale ma anche dell’uti-lizzo di molteplici devices robotiz-zati, di cui parleremo più avanti, di riabilitazione cardiologica, ria-bilitazione pediatrica, che si svolge presso il Bioparco delle In-telligenze e delle Neurofragilità, e siamo inoltre dotati di vasche di camminamento che permettono di svolgere anche trattamenti di idrochinesiterapia.
I pazienti possono accedere alla nostra Struttura sia in regime di ricovero ordinario che in regime di ricovero in Day Hospital oppure possono effettuare trattamenti riabilitativi in regime ambulato-riale, il tutto in convenzione col SSN.
Adiacente alla Struttura princi-pale sorge il CAREN, un edificio che ospita un sistema compute-rizzato che permette di svolgere riabilitazione con l’ausilio di una realtà virtuale semimmersiva e che è stato oggetto del nostro stu-dio.
Già in precedenza sono stati pub-blicati lavori di ricerca che hanno dimostrato i benefici di un tratta-mento riabilitativo mediante il supporto del CAREN in patologie neurodegenerative.
Oltre il CAREN il nostro servizio di robotica si avvale di strumen-tazioni all’avanguardia che per-mettono il recupero del cammino e il miglioramento dello schema del passo, con devices quali il LO-KOMAT, il GEOSYSTEM, l’AL-TERG, il RYSEN, il C mill, il mi-glioramento del controllo posturale e dell’equilibrio, come per esempio con l’utilizzo di OAK, VRRS, Balance e HUNOVA-
Inoltre siamo dotati di dispositivi per il recupero della funzionalità degli arti superiori, quali ARMEO POWER, l’ARMEO SPRING; l’AR-MEO SENSO e l’HAND TUTOR.
Il caso clinico oggetto del nostro studio ha analizzato l’utilizzo del CAREN nel recupero di una pa-ziente affetta da Malattia di Hun-tington giovanile.
La nostra paziente, che aveva 21 anni quando ha intrapreso il per-corso riabilitativo, ha manifestato i sintomi della malattia, esorditi con disturbi motori e dell’umore, all’età di 17 anni. Il padre, dece-duto, era affetto dalla stessa pa-tologia.
All’esame obiettivo fisiatrico ini-ziale la paziente presentava deficit di forza soprattutto agli arti infe-riori e in particolare all’emilato sn, difficoltà nella coordinazione motoria, nella stazione eretta pro-lungata per rapida comparsa di fatica, difficoltà nel cammino con necessità di assistenza nello svol-gimento delle attività della vita quotidiana.
Lo scopo del nostro trattamento riabilitativo mediante ausilio del dispositivo CAREN, con frequenza di 3 volte/settimana per un tempo di 6 mesi, era migliorare l’attività posturale e la resistenza musco-lare, facilitare la ripresa della forza, riorganizzare le attività mo-torie, la velocità di esecuzione e coordinazione motoria, rafforzare la capacità ortostatica isometrica, migliorare la resistenza in posi-zione eretta e la resistenza al cam-mino, ritardare la comparsa di af-faticamento muscolare.
I risultati hanno dimostrato un miglioramento della forza musco-lare e della resistenza, in partico-lare a sn, migliorando soprattutto l’appoggio del retropiede sul ter-reno durante la fase di avanza-mento del passo.
Pertanto possiamo concludere af-fermando che l’utilizzo di tecni-che di riabilitazione innovative basate su VR migliora la motiva-zione e la partecipazione al trat-tamento anche in forme giovanili di HD e si caratterizza da un’ot-tima compliance.
Il trattamento con il sistema CA-REN apporta inoltre anche effetti positivi su alcuni outcomes fun-zionali, migliorando l’autonomia e la qualità di vita del paziente.
Certamente schemi di tratta-mento più duraturi sono neces-sari per chiarire la persistenza dei benefici nel lungo termine.
Ci aspettiamo di confermare que-ste osservazioni preliminari su nuovi pazienti con HD e HD gio-vanile e in altre condizioni neu-rodegenerative.