Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva che era stata avanzata dal governo nel suo ricorso contro le sentenze del Tar del Lazio che sette mesi fa avevano bocciato il nuovo Isee, stabilendo che non dovessero essere conteggiati come redditi le indennità corrisposte alle persone con disabilità. Udienza nel merito fissata in una data simbolo

ROMA – Incassa un nuovo successo il comitato promotore del ricorso contro il nuovo Isee: il Consiglio di Stato non ha infatti concesso al governo la sospensiva delle tre sentenze del Tar dello scorso febbraio, che erano immediatamente esecutive. In altre parole, le pensioni d’invalidità e le indennità di accompagnamento non sarebbero dovute essere conteggiate come reddito, visto che era questa la principale novità contestata nel ricorso. Contro le sentenze del Tar – lo ricordiamo – il governo aveva però fatto appello al Consiglio di Stato, che ieri ha negato la sospensiva, mentre nel merito si esprimerà il 3 dicembre prossimo: “siamo contentissimi di questo primo risultato – commenta Chiara Bonanno, una delle promotrici del ricorso – ma anche della data fissata per l’udienza: il 3 dicembre è la Giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità e questa coincidenza ci pare significativa. Ed è anche il giorno che scelse il governo per presentare questo nuovo Isee, che ostacolava proprio l’accesso ai servi delle persone con disabilità. Ora non ci resta che aspettare con fiducia, sperando che anche il Consiglio di Stato, dopo il Tar, ci dia ragione. Adesso che il comportamento del governo è stato delegittimato dal Consiglio di stato, vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, visto che a ottobre si presentano tutte le richieste di Isee per l’accesso ai principali servizi e sostegni: se il comportamento del governo non cambierà, il numero dei danneggiati aumenterà moltissimo. E tanti sono già stati gravvemente penalizzati”.

Fonte: Superabile.it