Di seguito un’articolo pubblicato sul sito di Radio Vaticana riguardo alla giornata evento che il  Santo Padre ha dedicato ai malati di Huntington e i loro famigliari, l’articolo è accompagnato da una interessante intervista di Luca Duran alla Dr.ssa Anna Rita  Bentivoglio responsabile dell’UOS Disturbi del Movimento della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma

 

La Malattia o Còrea di Huntington  è una patologia ereditaria causata dalla degenerazione di cellule cerebrali in specifiche aree del cervello. Nel suo ambito clinico e scientifico si è creata e rafforzata negli anni un’intensa interrelazione tra medici, ricercatori e famiglie dei pazienti, col comune obiettivo di capire le complesse ripercussioni della malattia sull’individuo e sulle relazioni familiari così come le motivazioni e finalità che spingevano le persone a rischio a chiedere di sottoporsi al test genetico per conoscere il proprio destino rispetto alla malattia pur in assenza di terapia e prevenzione.

Uno degli effetti più dolorosi, protrattosi per secoli, è quello dello stigma che ha accompagnato colroo che sono affetti dalla malattia di Huntington, con responsabilità traversali nell’ambito della società. Anche per questo l’incontro avvenuto lo scorso 18 maggio nell’Aula Paolo VI, tra Papa Francesco e i malati di Huntignton, familiari e accompagnatori, associazioni di sostegno, nonchè i medici impegnati nell’ambito della ricerca, segna un punto di svolta di eccezionale importanza. All’incontro, fortemente voluto dalla senatrice Elena Cattaneo era presente anche la Dottoressa Anna Rita Bentivoglio, neurologa, ricercatore presso l’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica di Roma, responsabile dell’UOS Distutbi del Movimento della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.

Fonte: Radio Vaticana